Il Fantasma (di Annalisa Milia)
Un fatto eclatante accadde intorno agli anni trenta. Alcune persone dissero in paese di aver visto una figura vestita di bianco aggirarsi vicino al cimitero. Il primo a giurare di aver visto questa figura fu tziu Bacchisiu, che preso dal panico corse verso casa con tutta la forza che gli restava nelle gambe e gridò a sua moglie Enrichetta che ciò che vide lo aveva impressionato parecchio, poiché pareva lo inseguisse.
Tzia Enrichetta burlandosi dell’accaduto gli disse: – Asi buffau meda oi?
Il giorno seguente, tziu Bacchisiu, non vedeva di raccontarlo in giro. Appena giunto nel luogo ove spesso incontrava il suo compare Agiuleddu con gli altri amici, li trovò che discutevano proprio che qualcuno di loro vedette, la notte precedente, la stessa figura vestita di bianco che si aggirava nel paese.
– Deve trattarsi di un’anima in penitenza, mormorò tziu Aldu.
– Chissà perché si aggira spaventando le persone? Disse tziu Emilianu.
Da quel momento tutti parlavano dello spettro di Pauli. A compari Angioleddu venne un’idea, vegliare tutta la notte per verificare la strana apparizione.
– Stasera, piccioccusu, verso le ventitré usciamo da casa e andiamo verso il cimitero, che ne dite?
– Sì, certo, siamo tutti curiosi.
Si diedero così appuntamento nell’insolito luogo. Aspettarono solo pochi minuti ed ecco che la figura fece la sua apparizione. Pareva fluttuasse nell’aria.
– Mi raccomando, disse tziu Bacchisiu, guardiamo e cerchiamo di capire chi sia e per quale motivo appaia ogni notte.
Iniziarono con il dire alla figura: – Hei tu, che fai in giro a quest’ora tarda?
Non ricevette nessuna risposta.
Tziu Aldu, tutto tremante, cercò di inseguirla e vide che gli altri avevano la stessa intenzione. Piano piano gli stettero dietro, fino a quando la figura si addentrò in un portone.
– Che strano, si chiesero, perché mai sarà entrata qui dentro?
– Seguiamola, disse intanto tziu Aldu.
Cosi fecero, tutti tremanti ma allo stesso tempo curiosi. Si trovarono in un grande cortile, mentre la figura spariva dentro ad una casa. Cheti cheti la seguirono e, sbirciando da una finestra, videro con grande stupore una persona in vestaglia bianca che si stava adagiando su un letto e pareva che dormisse. Si guardarono l’un l’altro, allibiti, e tziu Bacchisiu disse: – Che stupidi! Era solo un sonnambulo e non uno spettro, siamo veramente degli imbecilli ad aver creduto ai fantasmi. Mi raccomando, non raccontiamolo a nessuno, perché tutti ci prenderebbero in giro.
Si congedarono frettolosamente e, mentre ognuno rientrava alla propria abitazione ricordando l’accaduto, sulla via di casa tziu Bacchisiu incontrò una giovane donna che gli sorrise… ma non aveva i piedi o, almeno, sembrava proprio che fluttuasse nell’aria.